RICERCA DERMOCOSMETICA

Vandel fonda la sua attività sulla ricerca, sull'innovazione e sulla divulgazione scientifica presso la classe medica e le farmacie. 

Produce formulazioni secondo i canoni farmaceutici che si integrano efficacemente con la terapia di prescrizione medica. La sicurezza e la tollerabilità delle sue formulazioni sono comprovate da sperimentazioni cliniche effettuate in strutture universitarie specializzate.

Tollerabilità testata

Le formulazioni sono sperimentate clinicamente in collaborazione con cliniche ed Università che ne garantiscono l'efficacia e l'elevata tollerabilità sulla pelle.

UNIVERSITÀ DI FERRARA, CENTRO DI COSMETOLOGIA:

- Valutazione del potere irritante di una crema viso contenente acido mandelico e acido ialuronico (Vandel Skyn) applicata in dose singola sulla cute umana.

- Valutazione del potere irritante di un latte detergente contenente acido mandelico (Vandel Latte) applicato in dose singola sulla cute umana.

LA PELLE

La pelle funge da barriera protettiva contro gli agenti esterni. E' il nostro organo più esteso. E' formata da milioni di cellule, da canali vascolari, da fibre nervose, da ghiandole sudoripare, da ghiandole sebacee e recettori sensoriali. Protegge l'organismo dalla disidratazione, dai batteri e dai virus.

La pelle permette la respirazione dell'organismo e l'eliminazione delle sue "scorie" attraverso il sudore. Svolge la fondamentale funzione sensoriale attraverso recettori che consentono di percepire il caldo, il freddo, le variazioni di pressione, il dolore, il prurito favorendo l'adattamento dell'organismo alle condizioni ambientali.

LE CARATTERISTICHE DEL SISTEMA IDRATAZIONE PREVENTIVA VANDEL

L' ACIDO MANDELICO

L'acido Mandelico o amigdalico è un alfaidrossiacido (AHA) con 8 atomi di carbonio,derivato dall'idrolisi di un estratto di mandorle amare. Grazie alle sue dimensioni ed il basso peso molecolare, presenta forte capacità di penetrare il tessuto cutaneo. E' ampiamente impiegato in cosmetologia perchè favorisce la distensione delle rughe espletando azione umettante ed assorbendo l'umidità presente nell'aria. All'acido Mandelico è riconosciuta inoltre,proprietà esfoliante, con azione di stimolo del turnover cellulare. La sua struttura gli conferisce proprietà batteriostatiche ed è facilmente secreto dalle urine.

ATTIVITÀ DELL'ACIDO MANDELICO

L'acido Mandelico costituisce un componente non solo indicato per rinnovare gli strati superficiali della pelle, ma un vero e proprio fattore di ringiovanimento del viso. Si può utilizzare ,in tutte le stagioni perchè non è fotosensibilizzante. I trattamenti a base di acido Mandelico si possono applicare anche su pazienti fotosensibili grazie all'assenza di rischi di iperpigmentazione.

CARRAGEENAN

E' un film molecolare a rilascio sostenuto di lunga durata. Possiede elevato potere idratante e conferisce un piacevole effetto tattile alla zona trattata . E' estratto da Chondrus crispus, un'alga conosciuta anche come muschio irlandese. La sua struttura è morbida, cartilaginea, di colore verde con sfumature giallo-rosso-viola. E' mucillaginosa, costituita per il 10% da proteine, per il 15% da sostanze minerali ed è ricca di iodio e zolfo. Chondrus crispus assorbe acqua per una quantità compresa tra 2 e 10 volte il proprio peso.

BENESSERE CUTANEO

L'attuale visione della pratica medica e cosmetologica considera di grande utilità l'impiego, a scopo preventivo e terapeutico, di trattamenti biologici e naturali. Spesso i sintomi ed i segni che si evidenziano sulla pelle, rappresentano reazioni ad agenti tossici che, sottoponendo continuamente l'organismo all'attacco di enormi quantità di stressors esogeni (virus, batteri, tossine alimentari, inquinamento ambientale...) ed endogeni (prodotti del metabolismo, cataboliti finali...), alterano lo stato di equilibrio fisiologico dell'organismo.

L'organismo in salute, vive in uno stato di equilibrio dinamico, una condizione di continuo adattamento alle diverse condizioni stressogene.Uno sforzo opportuno e finalizzato a conservare la propria efficienza ed integrità. Le aggressioni ripetute nel tempo possono tuttavia alterare le condizioni di equilibrio . In questa dinamica l'organismo innesca reazioni di difesa, talvolta eccessive, che generano segni o sintomi interpretati come malattia .Sulla pelle si evidenziano come reazioni cutanee spesso di natura infiammatoria . Queste alterazioni spesso costringono a trattamenti terapeutici a base di antinfiammatori steroidei e non, che ,bloccando l'infiammazione causano sulla cute e nel derma condizioni di stress ossidativo con produzione di radicali liberi, considerati dalla comunità scientifica fra i maggiori responsabili dell'accellerazione del processo di invecchiamento cutaneo.

L'impiego di trattamenti cosmetici è in grado di rallentare la dinamica di questo processo. Gli effetti evidenti che una corretta azione cosmetica può produrre, rispondono alle esigenze di quei pazienti che desiderano avere un viso disteso, splendente ed una pelle più compatta . Le formulazioni innovative Vandel stimolando la reattività della cute, favorendo il trofismo dermico, generano un rapido effetto idratante con distensione delle rughe e ringiovanimento tissutale globale.

GIOVINEZZA O SENESCENZA?

Il passaggio dalla giovinezza alla senescenza è rappresentato dalla comparsa delle rughe sul volto. Il "concetto di bello" è associato all'immagine di una pelle giovanile, la cute quindi racconta disagi, ansie, dolori, ed è specchio dell'anima che disegna il film della vita di cui ogni ruga diviene il fotogramma.

E' la pelle il vero organo paradigma della dimensione psico-neuro-endocrinoimmunologica della Medicina. E' la pelle il principale organo su cui riverberano nel tempo i disagi psicologici secondo la direttrice psico-somatica,è sempre sulla pelle il punto di partenza di quella lesione organica che, nel percorso somato-psichico, sarà una "cicatrice nell'anima".

L'invecchiamento cronologico della cute è il risultato dell'intreccio di eventi biologici, biochimici e molecolari scandito dal codice genetico di ogni individuo (cronoinvecchiamento).

Per questo motivo, non tutti gli individui invecchiano allo stesso modo. All'invecchiamento concorrono, inoltre, altri fattori di tipo chimico e fisico provenienti dall'ambiente esterno che contribuiscono, in modo più o meno determinante, a definire la sua tipologia e gravità (fotoinvecchiamento).

Per comprendere i meccanismi patogenetici alla base dell'invecchiamento cutaneo è necessario analizzare e considerare gli stessi meccanismi che determinano l'invecchiamento organico generale e prendere in esame le particolarità metabolico-strutturali della cute umana. Bisogna, inoltre, considerare che cronoinvecchiamento e fotoinvecchiamento possono incidere non solo come eventi indipendenti ma anche come fattori sinergici sull'alterazione di alcuni meccanismi fisiologici cutanei che si manifestano essenzialmente nella perdita di elasticità, turgore e formazione di rughe, fenomeni sempre collegati ad un rallentamento significativo del turnover cellulare.

FISIOPATOLOGIA DELLA PELLE

IL RUOLO DEL CONNETTIVO SOTTOCUTANEO NEL PROCESSO DI CRONOINVECCHIAMENTO

Il normale e fisiologico processo di cronoinvecchiamento colpisce tutte le strutture dell'apparato tegumentario, generando a livello dell'epidermide alcuni fenomeni :

- riduzione delle mitosi

- tendenza alla cheratinizzazione precoce

- dislocazione dei melanociti

- riduzione delle cellule di Langerhans.

La membrana basale evidenzia un progressivo appianamento con scomparsa delle creste epiteliali e delle papille dermiche.

Il derma presenta una riduzione di spessore e rarefazione del supporto vascolare,le fibre collagene diventano più frammentate, le fibre elastiche disorganizzate, la sostanza fondamentale tende all'omogeneizzazione. Fibroblasti, mastociti e cellule del Langerhans si riducono nella loro quantità.

PERCHE' AVVENGONO QUESTI FENOMENI?

Vi sono due teorie di riferimento:

1) La prima ,detta "programmatica", vede inscritta nel codice genetico la programmazione della morte cellulare, di derivazione endogena, riguarda ad esempio, fattori ormonali ed immunitari.

2) La seconda, detta "degenerativa" identifica l'invecchiamento in un processo legato a fattori esogeni, come le radiazioni solari, l'inquinamento ambientale, lo stress, il fotoaging.

Le rughe rappresentano il tentativo dell'organismo di reagire ai fenomeni degenerativi correlati all'invecchiamento generale.

Le rughe: la reazione ai fenomeni degenerativi

Le rughe rappresentano il segno più evidente dell'atrofia cutanea: sono secondarie rispetto al danno che si verifica a carico delle fibre collagene ed elastiche. Occorre ricordare che la cute, non essendo dotata di strutture muscolari proprie,si modella sulle contrazioni dei muscoli sottostanti. Col tempo, a causa delle alterazioni a carico del tono e dell'elasticità, la cute non è più in grado di rilassarsi, rimangono così incise le prime depressioni che si evolvono progressivamente, assumendo le seguenti caratteristiche:

Rughe lineari: sono correlate all'uso della mimica facciale, all'inizio sono reversibili, sono più frequenti nel sesso femminile. Localizzate principalmente a livello perioculare (zampe di gallina), infraoculare (o da corrugamento), perilabiale (verticali sul labbro superiore o attorno alla bocca), trasversali della fronte (legate alle emozioni, in particolare all'ansia).

Rughe glifiche: sono legate all'accentuata esaltazione della normale tessitura cutanea. Si manifestano soprattutto sulle guance.

Grinze: sono condizionate da posizioni prolungate assunte dal viso (tipiche quelle del sonno).

Pliche naso-geniene: incisioni profonde situate tra il bordo esterno della bocca e le ali del naso, delimitate dai muscoli orbicolari della bocca.

Scansione sintetica della formazione delle rughe

Crononvecchiamento + Fotoinvecchiamento

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Danno enzimatico

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Rallentamento dei metabolismi cellulari

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Alterazione cellulare

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Destrutturazione tissutale (RUGA)

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